| Contestato un atto che ha consentito
l'iscrizione al campionato scorso
MILANO
Potrebbe rischiare molto sul piano sportivo, dai punti di penalizzazione in classifica alla revoca dello scudetto, l’Inter di Massimo Moratti, in seguito all’inchiesta della Procura di Milano che ipotizza il falso in bilancio per il presidente nerazzurro e per l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani. Tutto in bilico per una data: sarebbe del 29 ottobre 2004, infatti, l’ultimo atto contabile votato dagli organi societari dell’Inter e finito nell’inchiesta. Il documento sarebbe poi servito per l’iscrizione al successivo campionato, quello 2005-06, poi finito nella centrifuga di calciopoli.
Giustizia penale e sportiva poi, per quanto riguarda i tempi della prescrizione, viaggiano su binari differenti: per la giustizia del pallone, un illecito non può più essere perseguito passati due anni dal campionato sospetto, per le società, dopo quattro anni per i dirigenti. E in questo caso, la data di riferimento sarebbe il 30 giugno 2005, cioè il momento dell’iscrizione al torneo. Fissando così la prescrizione al 30 giugno 2007 per le società, alla stessa data del 2009 per i dirigenti. Fin lì, se mai fosse dimostrata la colpevolezza, può arrivare la mannaia della Figc.
Di certo, il presunto falso in bilancio di Inter e Milan finirà sotto i riflettori dell’ufficio indagini della Federcalcio. Il capo degli 007 federali, Francesco Saverio Borrelli, chiederà infatti nei prossimi giorni le carte alla Procura milanese, che sta indagando sugli escamotage contabili adottati dai club. L’iscrizione nel registro degli indagati del patron dell’Inter, sarebbe riconducibile anche a una consulenza sui bilanci dei nerazzurri e del Milan, disposta dal pm Carlo Nocerino, e depositata il 15 dicembre 2006. Per quanto riguarda il Milan, la consulenza avrebbe evidenziato presunte irregolarità nei bilanci tra il 29 ottobre 2003 e il 28 aprile 2005. Per l’Inter, le presunte irregolarità sarebbero cominciate nella stessa data, fino, appunto, al 29 ottobre 2004. Per la società nerazzurra, stando alla consulenza, le operazioni sui bilanci sarebbero servite per raggiungere i parametri necessari, chiesti dalla Covisoc, per l’iscrizione ai campionati.
All’orizzonte, già s’intravede la battaglia legale sul merito e, ovviamente, sulla prescrizione: «Ammesso che il bilancio sia stato taroccato, perchè le indagini sono ancora in alto mare - ha commentato ieri l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo - per come la vedo io quanto all’eventuale responsabilità del club ci sarebbe la prescrizione».
In caso contrario l’Inter potrebbe rischiare penalizzazioni, retrocessione o la revoca dello scudetto. «Siamo al limite dei giorni e la cosa può essere controversa - spiega l’avv. Grassani - però ritengo che la documentazione per quell’anno va presentata nella stagione 2003-04, pertanto l’ipotetico reato sarebbe prescritto. Diverso il discorso per i dirigenti, coinvolti: la prescrizione scatta dopo quattro anni, e quindi i tempi per eventuali sanzioni sportive ci sarebbero tutti».
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